Come riconoscere e affrontare le Fake News: Guida Pratica per non credere all’asino che vola

Vi ricordate quando da piccoli ci dicevano: “Guarda li, c’è l’asino che vola!” e girandoci a guardarlo succedeva inevitabilmente qualche cosa. Quella dell’asino che vola è una delle più tenere e divertenti fake news, che tradotto in italiano sugnifica “informazioni false” che possono influenzare le nostre opinioni e le decisioni che prendiamo. È importante imparare a riconoscerle e affrontarle per navigare nel mare delle notizie online in modo sicuro e consapevole.

Cosa sono le Fake News: Le fake news sono notizie inventate o distorte che vengono diffuse attraverso i social media, siti web e altre piattaforme online. Possono essere create con l’intento di manipolare l’opinione pubblica, generare clic o promuovere determinati interessi.

Come riconoscerle:

  1. Verifica la fonte: Controlla l’affidabilità della fonte. Sii cauto con i siti web sconosciuti e controlla se la notizia è stata riportata da fonti affidabili.
  2. Confronta le fonti: Cerca altre fonti che confermino la notizia. Se la storia è riportata solo da un singolo sito web, potrebbe essere una fake news.
  3. Analizza il contenuto: Leggi l’articolo attentamente e cerca segni di sensazionalismo, errori grammaticali o citazioni non verificate.
  4. Verifica la data: Assicurati che la notizia non sia stata creata in passato e ora riportata come nuova.
  5. Sii consapevole delle emozioni: Le fake news spesso mirano a suscitare emozioni forti. Sii critico se una notizia sembra troppo incredibile o emotiva per essere vera.

Come affrontarle:

  1. Educazione e consapevolezza: Condividi informazioni su come riconoscere le fake news con amici e familiari.
  2. Segnala le Fake News: Utilizza gli strumenti di segnalazione forniti dalle piattaforme online per segnalare contenuti falsi o ingannevoli.
  3. Verifica prima di condividere: Prima di condividere una notizia, controlla la sua autenticità e verifica se proviene da fonti affidabili.
  4. Promuovi il giornalismo di qualità: Sostieni il giornalismo di qualità e cerca di accedere a notizie da fonti attendibili e ben consolidate.

Riconoscere e affrontare le fake news è una responsabilità di tutti noi. Con un approccio critico e consapevole, possiamo contribuire a mantenere un ambiente informativo sano e affidabile online.

Su questo argomento delle fake news è interessantissimo conoscere il pensiero di uno dei più grandi intellettuali contemporanei: Umberto Eco.

Il semiotico Umberto Eco ha avuto modo di affrontare l’argomento delle fake news, tra le altre occasioni, in una delle sue famose bustine di Minerva, scritta nell’ormai lontano 2015, un anno prima della sua morte.

“La bustina di Minerva” era la rubrica periodica che Eco teneva sull’Espresso, in cui parlava di vari argomenti generalmente di attualità, chiamando questi interventi “bustine” perché ricordavano allo scrittore gli appunti e le brevi annotazioni che una volta si scrivevano al volo sullo spazio bianco presente all’interno delle scatole di fiammiferi “Minerva”.

Ritornando alla “bustina” sulle fake news di Umberto Eco, in quella lontana divagazione del filosofo troviamo un avveniristico grido d’allarme contro il grande pericolo degli imbecilli che dicono stupidaggini, di proposito o perché parlano di argomenti sui quali non sono competenti. Sollevando reazioni sul Web che sono spesso fatte a caldo, senza riflettere su ciò che si scrive.

Ma leggiamo direttamente dalle sue stesse parole (tratte dal libro di Umberto Eco “Pape Satàn Aleppe”, edito da La nave di Teseo) il pensiero di Eco sulle fake news, nonché la proposta del filosofo per una possibile soluzione al problema del proliferare incontrollato di bufale su Internet.

Scrive Umberto Eco:

Ammettendo che su sette miliardi di abitanti del pianeta ci sia una dose inevitabile di imbecilli, moltissimi di costoro una volta comunicavano le loro farneticazioni agli intimi o agli amici del bar – e così le loro opinioni rimanevano limitate a una cerchia ristretta. Ora una consistente quantità di queste persone ha la possibilità di esprimere le proprie opinioni sui social network. Pertanto queste opinioni raggiungono udienze altissime, e si confondono con tante altre espresse da persone ragionevoli.

Ciò premesso, è possibile distinguere il vero dal falso?

Un utente normale della rete dovrebbe essere in grado di distinguere idee sconnesse da idee ben articolate, ma non è sempre detto, e qui sorge il problema del filtraggio, che non riguarda solo le opinioni espresse nei vari blog o via Twitter, ma è questione drammaticamente urgente per tutti i siti Web, dove … si possono trovare sia cose attendibili e utilissime, sia vaneggiamenti di ogni genere, denunce di complotti inesistenti, negazionismi, razzismi, o anche solo notizie culturalmente false, imprecise, abborracciate.

E allora …

… Come filtrare? Ciascuno di noi è capace di filtrare quando consulta siti che riguardano temi di sua competenza, ma io per esempio proverei imbarazzo a stabilire se un sito sulla teoria delle stringhe mi dica cose corrette o meno.

Ecco però, secondo Eco, una possibile soluzione:

I giornali (cartacei, ndr) sono spesso succubi della rete, perché ne raccolgono notizie e talora leggende, dando quindi voce al loro maggiore concorrente – e facendolo sono sempre in ritardo su Internet. Dovrebbero invece dedicare almeno due pagine ogni giorno all’analisi di siti Web … indicando quelli virtuosi e segnalando quelli che veicolano bufale o imprecisioni.

Sarebbe un immenso servizio reso al pubblico e forse anche un motivo per cui molti navigatori in rete, che hanno iniziato a snobbare i giornali, tornino a scorrerli ogni giorno.

… Segnerebbe l’inizio di una nuova funzione della stampa.

Come tutti i grandi personaggi della storia, Umberto Eco è stato un puntuale premonitore del futuro, individuando subito i gravi rischi che si sarebbero corsi per colpa delle fake news.

Consiglio di visitare il sito https://www.bufale.net poichè pubblica quotidianamente le “Bufale” a rilevanza nazionale. Il sito usa la parola “Bufala” come sinonimo di Fake News, infatti secondo secondo Wikipedia: Una bufala è un’affermazione falsa o inverosimile, diffusa a prescindere da qualunque tipo di controllo di veridicità, sulla base del cosiddetto principio della “post-verità”. Si definisce anche “bufala mediatica”, quando la falsa notizia viene diffusa e amplificata dai mass media, intenzionalmente oppure involontariamente, a causa delle insufficienti verifiche sulle fonti della notizia.

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